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ALITOSI: SOGGEZIONE ELIMINABILE

L’alito cattivo o alitosi, è un problema che hanno molte persone che da noia sia per chi ne soffre che per chi lo subisce.

L’emissione di cattivi odori durante la respirazione può essere imbarazzante e condizionare lo stare in mezzo alla gente, però non si deve drammatizzare perchè individuando le cause, si può risolvere.

CAUSE DELL’ALITOSI

la maggior parte dei pazienti soffre di alitosi di origine orale.
Nonostante questo dato, i casi di alitosi con questa origine sono diminuiti nel corso degli ultimi anni.

Alcune possibili spiegazioni sono relative alle migliori attenzioni verso l’igiene orale e alla maggior facilità di accesso a una diagnosi.

L’alitosi solo in casi rari può avere origine da patologie di natura otorino-laringoiatrica come, ad esempio, derivare da infezioni dei seni paranasali.

Contrariamente a quanto si è soliti pensare, l’alitosi non è invece strettamente collegata a problematiche dell’apparato digerente.

In casi ancora meno frequenti può trattarsi del segnale di alcune malattie per cui è importante non sottovalutare il persistere di questa condizione.

I nostri dentisti di Easydent dopo una visita approfondita seguita da controlli del cavo orale, sono in grado di individuare l’eventuale patologia odontoiatrica o di escluderla, indirizzando in tal caso il paziente dal medico curante per gli accertamenti e le terapie più adatte.

I nostri ambulatori sono a Cormano, Lodi, Orzinuovi, Parabiago, Pantigliate

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    CAUSE ORALI
    E NON-ORALI

    Quindi sono i problemi dentali principalmente a provocare l’alitosi e può trattarsi di scorretta o non sufficiente igiene orale, oppure di denti cariati e parodontite, o anche per problemi legati alle protesi mobili che, se non pulite correttamente, possono diventare un vera e propria raccolta di residui di cibo e batteri, responsabili di alitosi.

    L’accumulo
    della placca

    L’giene orale non curata correttamente è la prima causa dell’alito cattivo. Questo comportamento, infatti, consente alla placca di sedimentarsi sui denti, provocando l’infiammazione e il sanguinamento gengivale. Il sangue che resta nel solco gengivale viene attaccato dai batteri con conseguente produzione di gas responsabili dell’alitosi.

    dente-con-placca-illustrazione

    La placca può essere tolta tramite un accurata pulizia con spazzolino, filo interdentale o scovolino. Ma se è presente una formazione di tartaro diventa necessaria una seduta di igiene orale da effettuare presso uno studio dentistico.

    La presenza
    di carie

    Le carie sono lesioni dei denti fomentate dalla placca che si è agglomerata scavando lo smalto.
    I batteri attaccano l’avanzo di cibo che rimane tra dente e dente provocando cattivo odore.

    L’unico sintomo probabile prodotto dalla carie all’inizio è l’alitosi, quindi possiamo ritenere la presenza di questo problema come un avvertimento che spinga a fare un check up dal dentista per evitare che la carie diventi molto profonda danneggiando irreversibilmente il dente.

    Lo spuntare del dente del giudizio

    I denti del giudizio che si stanno sviluppando ma non sono ancora spuntati del tutto hanno la loro corona parzialmente nascosta dalla gengiva, che ne costituisce una sorta di rivestimento sotto cui possono penetrare i batteri. Questi batteri sono anaerobi, quindi non hanno bisogno dell’ossigeno per vivere e possono propagarsi per tutto processo di crescita del dente, fino a quando non spunterà definitivamente, creando gas maleodoranti.
    Una volta uscito, il problema dell’alitosi dovrebbe scomparire da solo a meno che questi non cresca storto creando un ascesso con infiammazione della gengiva.

    L’influenza da bronchite

    La produzione abbondante di muco provocata da un’infezione alle vie respiratorie genera alito cattivo che quindi non nasce dalla bocca ma deriva dall’azione di espirazione dell’aria. Questo perché nel muco si annidano batteri in grado di generare cattivi odori, che si fanno sentire espellendo aria dalla bocca o dal naso.

    La cattiva abitudine
    di fumare

    Le sostanze tossiche contenute nelle sigarette si depositano sui denti e vengono assorbite dalle mucose della bocca provocando alitosi. Inoltre l’assunzione del fumo provoca una riduzione della salivazione che ha anche la funzione di lavare i batteri all’interno della bocca. Quando questa è ridotta, i batteri possono moltiplicarsi più facilmente producendo i gas responsabili dell’alitosi.

    L’alitosi
    di origine
    alimentare

    il cibo che ingeriamo può influire sulla presenza di cattivi odori provenienti dalla bocca. Anzitutto, l’alito cattivo può derivare dal alcuni alimenti come l’aglio o la cipolla, che hanno odori forti quando vengono espulsi dal nostro organismo attraverso la respirazione.
    Questo accade perché dopo che questi alimenti sono digeriti, le componenti nutritive sono assorbite nel flusso sanguigno e successivamente trasmesse ai polmoni, generando un caratteristico e poco gradevole respiro.

    L’alitosi può anche essere provocata anche da diete ipocaloriche o comunque squilibrate che siano in grado di provocare un’alterazione del metabolismo e di conseguenza la produzione di sostanze che hanno un brutto odore.

    Diete iperproteiche, ricche di carne, pesce, e latticini, hanno proteine che possono essere utilizzate dai batteri come fonte per la produzione di zolfo, una delle sostanze che più di ogni altra contribuisce a creare alitosi.

    é bene ricordare in presenza di alitosi, per l’igiene quotidiana oltre a spazzolare i denti si debba anche pulire la lingua che, sulla sua superficie irregolare, può intrappolare batteri che producono cattivi odori e causano la “lingua bianca”.

    é bene comunque ascoltare il consiglio del dentista per gli accorgimenti e le pratiche più adatte ad eseguire un’adeguata igiene del cavo orale, da abbinanare opportunamente a quella di igiene professionale, da eseguirsi generalmente due volte all’anno.

    Le patologie odontoiatriche, sono responsabili dell’alitosi in quanto l’odore sgradevole dipende dal metabolismo dei batteri anaerobi presenti sia nelle tasche parodontali sia nelle lesioni cariose.

    Una volta individuato il problema, il dentista provvederà a risolverlo con interventi precisi e personali per ogni singolo paziente, ma la difesa migliore per evitare l’alitosi da patologie odontoiatriche resta la prevenzione, con regolari controlli ogni 6 mesi.

    La salivazione diminuisce durante il sonno, provocando spesso alitosi mattutina, un fenomeno risolvibile generalmente dopo l’igiene orale.

    Alcuni farmaci possono avere effetti collaterali, come la limitazione della produzione di saliva e quindi alitosi.

    Un consiglio
    in più

    Il “consiglio in più”, in caso di alitosi, è quello di non ricorrere a pratiche fai da te che tendono solo a mascherare temporaneamente il problema. Rivolgersi con fiducia all’odontoiatra è il primo passo verso la reale soluzione.

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